Aumento del PSA 2

Paziente

Mio marito ha eseguito analisi di controllo e dopo 9 mesi il suo Psa totale è aumentato da 2.45 a 8.80! Il Psa libero è di 1.05, il Psa ratio di 11.9. Mio marito ha 63 anni, è in cura da anni per disturbi urinari (frequenza e urgenza minzionale) con integratori . Ha fatto recentemente visita urologica da cui è emersa prostata ingrossata ma non apprezzabili noduli o altre anomalie.
Suo padre ha sofferto di tumore prostatico ed era in terapia ormonale soppressiva (ora deceduto ma per altre cause).
Mio marito è in lieve sovrappeso, ha valori alti di colesterolo e l’emoglobina glicsta al limite.
È molto preoccupato e io con lui.
Cosa ci consigliate?
Ulteriore visita urologica?
I valori cresciuti così in fretta sono indicativi più di eventuale tumore o di prostatite?
Vi ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.

Risposta

Buongiorno,
suo marito all’eta’ di 63 anni ha sicuramente una ipertrofia prostatica, patologia cronica comune a tutti gli uomini a partenza da 45-50 anni. Per questa patologia dovrebbero essere eseguiti dei controlli periodici e delle terapie idonee ( non solo integratori come quelli descritti), altrimenti il rischio e’ di un aumento progressivo delle dimensioni della prostata con sofferenza della vescica.
Il PSA totale puo’ aumentare a causa di una ipertrofia prostatica non trattata adeguatamente ed in progressione, ma anche per lo sviluppo di una neoplasia.
Quindi, la cosa più’ importante e’ verificare la presenza o no di una neoplasia della prostata, anch’essa molto frequente nell’uomo dai 50 anni in su.
Il carcinoma prostatico non da’ sintomi, si evidenzia alla visita in una fase più’ avanzata e non si vede all’ecografia.
Si sospetta in base all’elevazione del PSA e deve subito essere verificato con una risonanza magnetica multiparametrica della prostata. Questo esame radiologico specifico per il tumore della prostata ( non e’ una comune RM ma associa degli studi particolari in diffusione ), permette di identificare aree sospette dando un punteggio chiamato PIRADS. Un PIRADS 1-2 indica un basso rischio per neoplasia, un PIRADS da 3 a 5 indica un crescente rischio per neoplasia.
Sulle aree a rischio va sempre eseguita una biopsia prostatica contecnica moderna di fusione d’immagine per mirare con precisione le aree sospette indicate dalla risonanza multiparametrica.

Solo in questo modo si arriva ad escludere o ad evidenziare un carcinoma prostatico.
Il sospetto del PSA che aumenta non deve mai essere sottovalutato, subito confermato nel modo descritto, perche’ in caso di un carcinoma prostatico la diagnosi precoce vuol poter dire curare ancora il paziente.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra