Paziente
Sono un uomo di quasi 54 anni, ieri ho ritirato il risultato delle analisi del sangue, premetto che in precedenza al prelievo mi sono astenuto per 3 giorni da rapporti, però negli ultimi tempi ho avuto un’attività sessuale proprio intensa, riporto i valori riscontrati:
-Antigene prostatico spec.
(PSA) 3, 86 ng/ml e l’esito riporta come valore normale per la mia fascia di età cioè dai 50 ai 59 anni da 0, 4 a 3, mentre da 60 a 69 da 0, 5 a 3, 9 per cui se avessi almeno 5-6 anni in più credo che il mio valore di 3, 86 sarebbe stato normale;
-PSA free 1, 17 ng/ml;
-Rapporto PSA free/PSA tot.
0, 30 e riporta come 0, 20 valore limite, al di sotto del quale si suggeriscono ulteriori indagini.
Il mio medico di famiglia ha detto a mio fratello che bisogna considerare il rapporto fra PSA free e PSA tot. e che quindi nel mio caso è tutto a posto, voi che deducete?
Che dovrei fare?
Può questa situazione non essere comunque normale?
Ci può comunque essere un tumore maligno?
Devo ripetere l’esame dopo un paio di settimane di astinenza sessuale forse?
Risposta
Buongiorno,
primo punto: queste accortezze con astinenze e simili prima di eseguire un dosaggio del PSA non sono necessarie.
Secondo punto: il rapporto free/total e’ sempre meno utilizzato nella pratica clinica perche’ non e’ risultato in grado di aggiungere nulla di significativo alla valutazione del PSA totale.
Un PSA totale in aumento che ha superato i 2.5 ng/ml, ad una eta’ precoce per la patologia prostatica quale 52 anni, deve essere indagata, indipendentemente dal valore del rapporto free/total, per valutare la presenza o non di una neoplasia prostatica.
Il consiglio e’ quindi di approfondire con l’esame strumentale che ha sostituito la vecchia ecografia transrettale, una risonanza magnetica multiparametrica della prostata. eseguita in un centro ad alto volume ed esperienza ( la valutazione e’ molto dipendente dall’operatore e sua esperienza), potrà’ evidenziare con una buona accuratezza la presenza di eventuali aree a rischio per neoplasia, fornendo uno score di rischio chiamato PIRADS score. Valori 1-2 indicano non sospetto; valori 3 e soprattutto 4-5 indicano un area a rischio per neoplasia.
Sulle aree a rischio la verifica definitiva sara’ quella di una biopsia prostatica mirata con tecnica di fusione d’immagine.
Presupporre od ipotizzare senza approfondire correttamente un aumento progressivo del PSA, puo’ in alcuni casi portare ad un ritardo di diagnosi di una eventuale neoplasia in fase iniziale.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario di Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita’ Sapienza Roma